ADOTTA UNO SPAZIO: IL FUNDRAISING DI ATELIER CITTÀ!

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Atelier Città lancia la prima iniziativa di fundraising!

Adotta uno spazio, fai una donazione e ricevi una maglietta di Atelier Città o una fotografia a tiratura limitata degli spazi abbandonati di Pavia scattata dal nostro fotografo Andrea Massucco.

Insieme alla donazione potrai anche associarti, se lo vuoi, o rinnovare la tua tessera per l’anno 2017.

La tua donazione ci aiuterà a promuovere progetti di riuso di spazi in abbandono per l’anno 2017 e a organizzare eventi, corsi e laboratori nel nuovo anno.

Clicca qui per sostenerci! 

SCHOOL DESIGN JAM: Atelier Città torna al liceo!

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Oggi insieme agli studenti del Liceo Foscolo di Pavia abbiamo immaginato “la scuola dopo la scuola”: un laboratorio per ragionare sul significato di beni comuni e inventare nuovi usi per gli spazi del liceo al di fuori degli orari normalmente dedicati alla didattica.

Il formato dell’evento è stato quello della design jam; simile a una jam session musicale a cui ciascuno contribuisce con i propri strumenti e le proprie abilità, una design jam è un momento in cui, invece di musica, si scambiano e condividono idee e spunti progettuali.

Divisi in 3 squadre, gli studenti hanno individuato 3 problemi diversi a partire dalla loro esperienza della scuola, e hanno poi proposto una serie di possibili soluzioni, scegliendone infine una e realizzandone un prototipo.

I risultati di due ore di laboratorio intense ma divertenti sono il progetto di un’aula studio più confortevole e accessibile, e iniziative che coinvolgono gli studenti nella cura e nella valorizzazione delle aule e del cortile della scuola. 

I ragazzi hanno dato il meglio di sé mostrando grande consapevolezza delle sfide che pone la gestione dei beni comuni, altrettanta creatività nel proporre soluzioni valide e realizzabili, e molta volontà di mettersi in gioco. Grazie a tutti! 

Un grazie va anche a Sharon Ambrosio, architetto, urban designer e social strategist e fondatrice di urban-ita, che oggi ha coordinato l’evento con noi. 

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BILANCIO PARTECIPATIVO: ATELIER DEL RIUSO AI VOTI!

Questa primavera abbiamo proposto un progetto nel contesto dell’iniziativa del Bilancio Partecipativo del Comune di Pavia. Questa iniziativa sostiene le iniziative di associazioni e privati cittadini che presentano un’idea a beneficio dell’intera città.
Le proposte passano attraverso 3 selezioni: sono state prima sottoposte a un vaglia da parte degli altri proponenti, poi ne è stata studiata la fattibilità; l’ultimo passaggio prevede che proposte rimaste siano votate dalla cittadinanza (residenti a Pavia e anche studenti UniPV non residenti) attraverso un portale online.

Atelier Città ha presentato la proposta Atelier del Riuso, un “centro di coordinamento” delle iniziative di riuso di immobili e spazi in abbandono di Pavia. La proposta è stata giudicata fattibile e ora passerà al voto dei cittadini. 

Questa è ovviamente una opportunità enorme per Atelier Città e il progetto Ex-Vuoto, e sarebbe il primo passo verso l’organizzazione di una strategia di riuso che mira a coinvolgere i cittadini nel recupero e nell’assegnazione di spazi, gratuitamente o a basso costo, alle associazioni, ai gruppi e agli enti che da tempo chiedono e hanno bisogno di uno spazio.

Il 28 ottobre alle 21, alla Sala Broletto, ci sarà una presentazione pubblica dei progetti ammessi alla votazione finale. Ti aspettiamo!

Le votazioni avverranno online, attraverso il sito del Comune, o presso le sedi dei quartieri, dal 4 al 13 novembre 2016.

Per votare collegati al sito https://partecipa.comune.pv.it/ (attivo dal 4 al 13 novembre) oppure recati nei punti di voto assistito:
Ufficio Relazioni con il Pubblico p.zza Municipio 2
Pavia Est via Pollaioli 30/a
Pavia Nord via Acerbi 27
Pavia Nord-Est p.le Torino 40
Pavia Ovest via F.lli Cervi 21

Orari:
lunedì mercoledì venerdì 8.30/13.00
martedì giovedì 8.30/13.00 – 14.30/17.00
apertura straordinaria sabato 5 e sabato 12 novembre dalle 9.00 alle 12.00

Per informazioni e assistenza tecnica,  e-mail paviapartecipa@comune.pv.it oppure tel. 0382/399 501 – 513

Perché il progetto passi è necessario votare, votare, votare! Più siamo meglio è! Diffondi la voce, parlane ad amici, parenti, passanti!

 

Atelier Città firma l’Accordo di Collaborazione con il Comune di Pavia

 

Da maggio 2016 Atelier Città sta mappando gli edifici e gli spazi in abbandono di Pavia.

Questa primavera abbiamo partecipato al bando Ri.M.E.Di.A. del Comune di Pavia, segnalando alcuni degli spazi mappati nel contesto del progetto Ex-Vuoto.

Dati gli obiettivi condivisi, l’Amministrazione Comunale e Atelier Città hanno avviato una collaborazione con l’obiettivo di mettere in condivisione i dati e rendere il database uno strumento per il riuso, avviando sul territorio pavese delle sperimentazioni di riuso temporaneo di edifici e aree in abbandono, sottoutilizzate o di prossima trasformazione.

 L’Accordo di Collaborazione tra il Comune di Pavia e Atelier Città per la collaborazione in attività di ricerca e sperimentazione con particolare riferimento al tema della mappatura, del recupero e del riuso degli edifici dismessi abbandonati è stato firmato il 26 settembre!

 

Il 19 ottobre il Comune di Pavia, durante una conferenza a Palazzo Mezzabarba a cui abbiamo partecipato anche noi, ha reso pubblico il database Ri.M.E.Di.A. realizzato in collaborazione con Atelier Città.

Come ha anche sottolineato il Sindaco durante la conferenza stampa, questo è un primo traguardo molto importante; le iniziative di recupero di edifici e spazi in abbandono non sono solo finalizzate a limitare il consumo di suolo, ma devono rientrare in una visione più ampia di rigenerazione urbana e valorizzazione del territorio.

Per leggere il testo dell’Accordo di Collaborazione, clicca qui.

Per esplorare il portale Ri.M.E.Di.A., clicca qui. 

 

BicicleCittà: le foto della prima esplorazione

Il 26 giugno 2016 abbiamo esplorato  in bicicletta 9 spazi abbandonati nella zona Est di Pavia. Siamo partiti dall’Idroscalo e abbiamo toccato le ex Piscine Comunali, gli ex Gasometri, l’ex SNIA, un autolavaggio abbandonato, l’ex Superspaccio, una cascina incompleta e l’ex inceneritore, prima di approdare alla confluenza tra Naviglio e Ticino.

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Nello spazio aperto all’incontro tra le due acque, bellissimo e tuttavia sottoutilizzato, Marcello Costante e Rosanna Gaudio ci hanno guidati alla scoperta del parkour e del tai chi chuan; perché siamo noi, i cittadini, con le nostre attività e il nostro stare nello spazio della città, a far vivere anche luoghi più abbandonati. E così il parkour – una disciplina metropolitana che unisce in un unico flow salti e acrobazie – e il tai chi – una “disciplina interna”, un’arte marziale che fa uso e coltiva la nostra energia interiore – diventano due modi diversi di stare nello stesso spazio, due maniere di celebrarlo, senza bisogno d’altro che del nostro corpo e della nostra volontà.

Torneremo dopo le vacanze estive con un’altra BicicleCittà alla scoperta di altri luoghi in disuso. Per rimanere aggiornato sulle nostre attività, iscriviti alla nostra newsletter. Se vuoi sostenere Atelier Città e il progetto Ex-Vuoto, puoi diventare socio!

Ecco alcune foto scattate durante la giornata (clicca sul link):

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BicicleCITTÀ – alla scoperta degli spazi abbandonati di Pavia

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BicicleCITTÀ è il primo di una serie di percorsi in bici per conoscere alcuni dei 170 spazi abbandonati già mappati da Atelier Città nel progetto Ex-Vuoto, e magari scoprine di nuovi lungo il tragitto!

Ci accompagnerà Marcella Milani, fotografa ed esploratrice urbana che ha documentato alcuni spazi in abbandono di Pavia con il progetto URBEX, in esposizione al Broletto dal 23 giugno al 17 luglio. (http://www.noimedianetwork.it/2016/06/urbex-pavia-viaggio-fotografico-nelle-aree-dismesse/).

Poiché sono i cittadini con le loro attività che fanno “rinascere” gli spazi, al termine del percorso, nel contesto suggestivo e tuttavia sottoutilizzato della confluenza tra Naviglio e Ticino, scopriremo nuovi modi di stare negli spazi della città:

Marcello Costante guiderà chi ha ancora energia alla scoperta del parkour, la disciplina metropolitana che prevede l’adattamento del proprio corpo e dei movimenti agli ostacoli presenti lungo il percorso, unendoli in un unico flow armonico ed efficiente.

Per chi preferisce un’attività più rilassante, Rosanna Gaudio, insegnante Itcca Italia, proporrà una lezione di Tai Chi Chuan, l’antica arte marziale cinese che consiste in un sistema di movimenti concatenati eseguiti in modo lento e uniforme.

RICAPITOLANDO:
Ci troviamo domenica 26 giugno alle 16 all’Idroscalo di Pavia, per un percorso in bicicletta di 3km alla scoperta degli spazi abbandonati di Pavia. Ti consigliamo di portare una bottiglietta d’acqua!

Per informazioni, scrivici: ateliercitta@gmail.com oppure chiamaci: Viola  334 3473938; Irene 339 1794504; Andrea 3347489399

A presto!

 

Il progetto Ex-Vuoto: cos’è, come sostenerlo

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La ciminiera dell’ex-SNIA che “spunta” da dietro un cumulo di detriti

“È di fronte all’ex-SNIA”…

“Dove prima c’era il Mondino”…

“Hai presente dove stavano prima i Carabinieri”…

Nella mappa mentale di ogni cittadino c’è almeno uno spazio vuoto.

Pavia, come il resto d’Italia, è piena di edifici vuoti e sottoutilizzati: nello Stivale si contano più di sei milioni di beni pubblici e privati lasciati in abbandono o il cui potenziale non è sfruttato. Sono edifici di ogni tipo: fabbriche chiuse, cinema, stazioni, negozi, case, uffici… insomma un patrimonio vasto e vario. 

Ma perché tutti questi vuoti?

Alcuni sono il risultato dei profondi cambiamenti nell’assetto socio-economico del Paese che hanno plasmato la città post-industriale: è il caso, per esempio, delle grandi aree produttive come l’ex-SNIA o l’ex area Necchi. I vuoti aspettano una definizione da parte degli strumenti tecnici urbanistici, spesso troppo rigidi per consentire all’amministrazione pubblica di prendere una decisione in maniera agile e rapida. Altri spazi risentono della saturazione del mercato immobiliare e dell’orientamento alla speculazione; altri ancora sono vuoti perché l’area in cui si trovano si sta spopolando. Infine vi sono edifici che non sono mai stati completati, vuoi per mancanza di fondi, vuoi per un cambio dell’amministrazione comunale.

I vuoti urbani costano all’amministrazione pubblica, che cerca di alienarli e spesso non vi riesce, e costano ai privati, i quali il più delle volte non intendono o non possono investire. I cittadini, tuttavia, possono vedere in questi spazi una risorsa, delle opportunità più o meno definite, la possibilità di dare un luogo alle loro aspirazioni.

Che fare dunque di questi vuoti?

Ci sono diversi modi di affrontare il tema del riuso di uno spazio abbandonato, ciascuno dei quali può avvenire con la partecipazione di porzioni più o meno ampie di cittadinanza.

Uno di questi è il masterplan a larga scala realizzato con finanziamenti pubblici e privati; per aree vaste, con tempi di rigenerazione molto lunghi, si può ipotizzare un percorso di rigenerazione urbana per fasi che, pur mantenendo gli stessi obiettivi e la stessa visione d’insieme, sia più sostenibile dal punto di vista sociale ed economico.

Il riuso dell’incompiuto può avvenire attraverso la monumentalizzazione – si veda il progetto Parco Archeologico dell’Incompiuto del collettivo Alterazionivideo – oppure attraverso il completamento o l’integrazione.

Gli edifici possono essere occupati a scopo abitativo o per organizzare spazi di lavoro o produzione artistica e culturale, come nel caso di Macao, il nuovo centro per le arti, la cultura e la ricerca a Milano. Anche le aree incolte possono essere occupate: un esempio sono i numerosi orti abusivi di Milano, alcuni dei quali attivi fin dagli anni ’50. Affidarne ufficialmente la gestione ai coltivatori significa riconoscere l’importanza storica di questi luoghi e l’impegno dei cittadini nel mantenerli.

Infine vanno considerate anche la rinaturalizzazione e la demolizione degli spazi in abbandono: può essere opportuno, in alcuni casi, restituire il suolo alla natura, come è successo con l’ecomostro nel Parco Agricolo Sud di Milano costruito per i Mondiali di calcio del ’90 e mai completato, e finalmente demolito nel 2012.

Che opportunità offre il riuso temporaneo, e come si inserisce in tutto questo?

Il riuso temporaneo è un mezzo, non un fine. L’obiettivo non è quello di utilizzare uno spazio vuoto come un contenitore in cui collocare un’attività “tanto per riempirlo”. Da una parte ci sono i cittadini, ciascuno con i propri bisogni ed esigenze, espressi singolarmente oppure attraverso l’organizzazione in gruppi e associazioni; dall’altra ci sono gli spazi, ciascuno con il proprio passato, “la propria vocazione”. Questa vocazione va ascoltata, accolta e interpretata; le iniziative di riuso temporaneo possono dunque essere delle sperimentazioni per misurare il successo che un’attività proposta dai cittadini stessi può avere in un certo spazio.

Mi piace! Cosa posso fare?

In questa fase stiamo cercando di capire quanti e quali spazi abbandonati ci sono a Pavia. Per farlo stiamo facendo un po’ di tutto: parliamo con chi a Pavia vive da tanto tempo o vive in una zona diversa della città, consultiamo documenti e archivi, accogliamo segnalazioni sul nostro sito, via Facebook e via sms, leggiamo i giornali locali, e ci facciamo delle lunghe passeggiate armati di macchina fotografica e taccuino, alla ricerca di spazi in abbandono.

La maniera più semplice di contribuire è quella di segnalarci spazi abbandonati. Erba incolta, persiane chiuse, lucchetti arrugginiti: se un posto sembra vuoto e tu hai uno smartphone, sfoderalo, scatta una foto e segnalacelo via email ad ateliercitta@gmail.com, oppure sul nostro sito utilizzando questo moduloo via whatsapp: +393343473938. Ricordati di includere l’indirizzo!

Puoi anche venire con noi a esplorare i quartieri di Pavia. Periodicamente organizzeremo delle uscite esplorative per cercare edifici abbandonati, e tutti possono partecipare. Seguici su Facebook e Twitter per rimanere aggiornato sui prossimi eventi. 

Spargi la voce! Parla di Ex Vuoto con amici, parenti, conoscenti, sconosciuti in sala d’aspetto.

Diventa socio! Diventare socio di Atelier Città costa 10€ all’anno, e ti dà diritto a partecipare a tutte le attività che organizzeremo sia col progetto Ex-Vuoto, sia con gli altri progetti che seguiranno. Anzi, è proprio grazie al tuo contributo che possiamo organizzare tante belle cose: essendo un’associazione, ciò che Atelier Città guadagna viene reinvestito nelle attività dell’associazione, a beneficio dei soci. 

Se hai un’attività in mente ma ti manca lo spazio dove realizzarla, contattaci via email o telefono oppure compila questo modulo: cercheremo di incrociare l’offerta con la domanda e trovare un vuoto da trasformare in ex-vuoto!